Macchina fotografica per passione

macchina fotografica per passione

Sembra che guardando le ultime trovate della tecnologia, si punti sempre di più a pensare che qualità si trova negli oggetti piccoli e multifunzionali, e così che i vecchi computer scatoloni sono stati sostituiti da portatili di ultima generazione molto più potenti, facili da utilizzare e potentissimi. Volendo vedere si potrebbe fare lo stesso ragionamento con le televisioni, i cellulari e i lettori musicali, sempre più proiettati a ridurre le loro dimensioni aumentando le caratteristiche e le possibilità di utilizzo. Ad oggi non è mai stato così semplice collegare i nostri dispositivi elettronici tra loro, un gioco da ragazzi, che ci ha permesso di sviluppare una vera rete di connessione telematica. Ovviamente, in tutto questo discorso, non potevano mancare le amate macchine fotografiche, nate per soddisfare la nostra necessità di avere dei ricordi di momenti particolari, affascinanti, importanti e unici.

La fotografia ha così accompagnato la nostra vita, e ovviamente non poteva mancare un apporto tecnologico che ha trasformato le vecchie macchine fotografiche manuali, in macchine super tecnologiche automatiche, e per i dilettanti davvero compatte e leggere. Nonostante, si tratti di macchine fotografiche per principianti, hanno a disposizione una serie di funzioni e impostazioni, molto comode, e fanno la possibilità di effettuare scatti da vero professionista, il tutto in dimensioni davvero molto compatte. Lo zoom entra ed esce solitamente, premendo un tasto, o all’accensione della macchina, e la qualità delle immagini pur non essendo così alta come quella delle macchine professionali, resta più che soddisfacente per noi mortali dilettanti.

Con la macchina fotografica digitale si scatta con estrema facilità e se si utilizza l’impostazione automatica l’immagine verrà messa a fuoco e zommata nella maniera migliore, insomma, non sarà per nulla complicato riuscire a scattare una uno adottato al primo colpo. Magari non partite con aspettative troppo grandi, nel senso che non sarete in grado di fotografare una goccia di acqua oppure un insetto in maniera nitida e precisa, con contrasti e definizione, perché qui andiamo nei territori sono sicuri degli immortali fotografi professionisti, e per fare quel tipo di fotografie servono conoscenza e strumenti adatti.

Se partite con le giuste aspettative, riuscirete a fare foto fenomenali di paesaggi, persone, e città, quindi non scoraggiatevi, perché la qualità delle macchine per uso amatoriale è sempre in miglioramento, così come per la loro risoluzione, che tra poco permetterà anche a queste macchine di scattare fotografie ad altissima definizione. Il mercato delle macchine fotografiche è vasto, e comprende modelli da tutti i colori e le dimensioni, con prezzi che possono raggiungere anche qualche centinaia di euro.

Facile da utilizzare significa maneggevole?

Molte persone confondono la leggerezza dello strumento con la sua maneggevolezza, ma le cose in realtà non stanno affatto così, nel senso che tutto varia a seconda del modello, per cui ci sono modelli leggeri e maneggevoli e latri leggeri ma non altrettanto facili da utilizzare o da portarsi appresso, per cui, in questi casi, la cosa migliore resta sempre la prova in negozio, e acquisto in rete, perché così si può stare tranquilli di traverso la migliore occasione al miglior rapporto qualità prezzo.

Tende da campeggio per tutti i gusti

Tende da campeggio

Il fascino del campeggio è del tutto comprensibile, si tratta di momenti unici e solitamente quelli che si condividono con le persone alle quali si vuole più bene, perché solitamente si dorme in una tenda, e quindi tanto di sacco a pelo e il gioco è fatto, anzi, per i più fortunati anche l’opzione materassini, sta di fatto che i ricordi più belli che ho con i miei amici sono accaduti in campeggio. Ad oggi, il mondo del trekking ed escursionismo ha fatto veri e propri passi da gigante e troviamo tende di tutte le forme e dimensione, che si adattano ad ogni evenienza ed esigenza. Principalmente, si tratta di strumenti ideati per essere utilizzati all’esterno, per cui sono tutte impermeabili, a nche se con il passare del tempo può capitare che questo materiale si logori, e allora si potrà rimediare con degli spray creati apposta per rendere il tessuto della tenda nuovamente impermeabile.

Ad oggi, se ne trovano di tutte le dimensioni e colori, a partire da quelle a due posti a quelle con al loro interno spazi divisi, che permettono di ottenere zona cucina, oppure zone letto separate, tutto dipende molto dalle proprie esigenze. I materiali cambiano secondo necessità, così come la loro forma, e il loro modo di essere montate, le ultime generazioni contemplano anche tende che si aprono in due secondi, nel vero senso della parola, e anche se compaiono più ingombranti, saranno molto semplice da utilizzare, grazie al facile meccanismo di apertura, adatte a chi non ha bisogno di elevate prestazioni, ma solo di una normale tenda da campeggio.

Al contrario quelle da montare, sono solitamente più specifiche, e si adattano all’utilizzo a basse temperature, per esempio, oppure quelle create specialmente per chi arrampica e monta la tenda su pendio di una montagna per esempio, quindi ne esitino per tutte le esigenze. Un altro aspetto molto interessante da considerare gli accessori, da verande, finestre e zanzariere, rispetto al modello di tenda che si sceglie, si potrà completare l’acquisto rifinendo la sua utilità con qualche tocco estetico, o come nel caso di una zanzariera un accessorio che in estate diventa necessario.

Le Tipologie

Le tende da camping si differenziano quindi per il tipo di funzione che svolgono, e quindi la loro forma e la loro dimensione variano rispetto alla sua collocazione o alla sua destinazione di utilizzo. Le principali tipologie disponibile sul mercato sono quella canadese, da campeggio, da campo, igloo e carrello tenda.

Le prime due sono state create più per utilizzo creativo, essendo quelle sul mercato a ottimi prezzi, ci sono anche modelli uguali ma più tecnici che si utilizzano per un vero e proprio escursionismo, ma solitamente la canadese e la tenda da campeggio sono quelle che utilizziamo e vediamo di più proprio in campeggio. Anche le Igloo si trovano per un utilizzo meno tecnico, più domestico diciamo, mentre quella da campo e il carrello rappresentano scelte ben mirate, la prima impiegata in campo militare, e la seconda per che pratica arrampicata.

La generazione degli hipster

generazione degli hipster

Avete per caso notato ragazzi in giro con la barba e bretelle, oppure ragazze con pantaloni strettissimi alla caviglia? Non credo che non vi sia capitato di notarli, sono tutti in giro in questo modo, ultimamente, e come sempre molte persone non si fanno neanche domande su come vestirsi, si conciano così solo perché è una moda. Ecco la parolina magica che riesce a definire in maniera molto particolare cosa succede quando viviamo in omologazione, si perché alla fine, si perde completamente la soggettività e l’individualità, cambiando armadio ogni qualvolta ci sia una moda differente. Oltre ai soldi che si spendono, non rimane mai nulla di soggettivo, non ha molto senso cambiare come cambia il vento diciamo, è proprio per questa ragione non credo nelle mode, soprattutto perché passeggere e perché ormai ritornano sempre.

La stessa cosa è accaduta con il vintage e le cose di senso da mano, se una decina di fa avrei detto che vestivo con roba di seconda mano, mi avrebbero guardato male tutti, invece si scopre che non è così, al contrario, oggi i mercatini vintage non sono assolutamente economici, trattandosi di moda, hanno alzato i loro prezzi in maniera esponenziale e ad oggi si tratta dei mercati che pullulano di giovani. Preferisco immaginare un mondo vintage, che un mondo hipster, almeno il vintage è unico e ricopre molti anni di moda, chi sceglie gli anni 50, chi i 20 e chi i 90, per intenderci. Quindi il vintage, nel suo, ha una profonda soggettività, che purtroppo non si riscontra nel resto, come il fatto di dover per forza avere una borsa Louis Vuitton, anche se no.

Hanno assolutamente nulla di particolare, a parte le scritte sulla borsa che fanno capire di chi è, ma questo non vuol dire che ci piacciono davvero, forse ci piacciono perché sono una moda, ma magari non le indosseremo neanche, insomma, una corsa a chi spende di più senza avere nessuna idea del perché lo sta facendo. Forse in questo modo si pensa di non essere notati, e di omogeneizzarsi perfettamente con il resto delle persone, per cui si tratta di una corsa all’omologazione, che probabilmente ci fa stare più tranquilli. Peggio forse, quando la moda arriva dalla televisione o dalle serie, ricordo perfettamente l’avvento e la divulgazione delle Manolo Blanik, le scarpe di sex&the city, una serie molto famosa, che ha determinato la nascita e la riscoperta di firme della moda importanti.

Ogni era ha la sua moda

Ogni epoca ha la sua moda, il suo periodo, e non è alla fine sbagliato vestirsi come si vuole, l’importante è che una persona si senta a proprio agio con quello che indossa, ma questo non significa necessariamente seguire la moda, quindi sarebbe solo abbastanza che tutti abbiano la possibilità di vestirsi come vogliano, senza la paura di poter essere giudicati fuori moda se ci si veste come si desidera.

DOTA: il videogioco più pagato al mondo

dota il videogioco piu pagato al-mondo

Il sogno che sta diventando realtà, anzi, che una buona parte del mondo è già diventato realtà; il fatto di poter giocare ai videogames ed essere pagati e il sogno di ogni ragazzo, anche se la strada per raggiungere il successo non è sempre così facile. Dota è un videogame molto famoso in tutto il mondo, beh famoso per chi si intende di video giochi, ed è molto diverso da altri, perché permette di giocare in squadre, online, formando dei veri e propri team, che possono contendersi un premio finale davvero molto allettante. Questa storia arriva dall’oriente, precisamente dalla Corea, una nazione che ha fatto diventare la passione dei video Game, una vera e propria professione, mi riferisco a Dota, un gioco platform strategico nel quale si gioca a squadre, e si deve cercare di abbattere il nemico tramite strategie di attacco e difesa.

Un gioco da nerd, potreste pensare, eppure, ogni anno arrivano squadre da tutte le parti del mondo, per cercare di vincere il milione di dollari in palio. Le migliori squadre del mondo, che sono riuscite ad arrivare alla finale del gioco, sono composte da ragazzini molto giovani, ma davvero moto intelligenti, perché dota non è un gioco semplice. Ci sono moltissime strategie ed armi a disposizione, e la squadra deve lavorare insieme per riuscire a vincere, ma non solo le strategie devono essere sincronizzate, per permettere una vittoria, anche se non sempre la strategia migliore vince.

Molto spesso dipende dai personaggi dei giochi, magari più forti di altri, e dalle idee che vengono ai giocatori al momento, dato che non si possono predire le mosse dell’avversario e il tutto avviene davanti ad uno schermo. Ogni giocatore della squadra ha uno schermo e delle cuffie, per comunicare le mosse ai compagni, e il tutto avviene in maniera molto veloce, e lo stress dei giocatori è davvero palpabile. Per la Corea ad esempio, si tratta di no poter perdere, perché questi ragazzi hanno una vera e propria fama nel loro paese, sono dei VIP, e riescono a vivere giocando e prestando la loro faccia per la pubblicità. Sono molto famosi nella loro terra e questo ci ha sorpreso non poco. Non credevamo esistessero dei giocatori di video games ricchi e famosi, o almeno, che non fosse un vero e proprio lavoro, invece scopriamo tutto il contrario.

Lavorare giocando ai video games

Guardando il documentario su questa storia, ci siamo resi conto che si tratta di più un video Game, ma di uno stile di vita, una scelta, una passione, che almeno in oriente riesce ad avere degli effetti positivi sui ragazzi, regalando la possibilità di vivere giocando.

Si tratta di entertainment, divertimento, non così di so dal,a televisione fine a se stessa, e dopo tutto la Cina, il Giappone e la Corea sono le madre di moltissimi videogame, quindi non è così difficile pensare come mai questi ragazzi possano vivere giocando.